Voucher digitalizzazione: tutti i vantaggi per i poliambulatori

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Approfittare dei voucher digitalizzazione promossi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per innovare il tuo poliambulatorio è un’opportunità da non farsi sfuggire. C’è tempo fino al 31 dicembre 2023 per richiedere il sostegno finalizzato all’introduzione nella struttura di soluzioni di banda ultralarga.

Il voucher connettività per imprese e professionisti, infatti, è destinato a micro, piccole, medie imprese e alle persone  fisiche  titolari  di partita IVA che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale ai sensi dell'art. 2229 del codice civile - cioè le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi o elenchi - o una delle professioni non organizzate di cui alla legge 14 gennaio 2013, n.4. 

Può essere richiesto anche da poliambulatori e studi medici che possono trarre benefici concreti dalla sottoscrizione di abbonamenti per Internet ultraveloce. Sempre più servizi che migliorano la gestione della struttura passano attraverso il web come, ad esempio, GipoNext, il nostro software gestionale per poliambulatori che funziona al 100% in cloud e rende più agile ed efficiente il tuo lavoro.

Vediamo, dunque, in cosa consistono i voucher digitalizzazione, come richiederli e come possono migliorare la tua struttura sanitaria.

Voucher digitalizzazione: hai tempo fino al 31 dicembre 2023 

Il sostegno alla transizione digitale delle imprese italiane è uno degli obiettivi dei Governi, in linea con quanto prevede anche il PNRR che, a sua volta, punta l’attenzione sul tema della sanità digitale.

In particolare, la misura che ha introdotto i voucher digitalizzazione è rivolta a micro, piccole, medie imprese e professionisti, e prevede un contributo, emesso tramite voucher, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.

Il voucher 2023, quindi, per cui è possibile fare domanda entro il 31 dicembre, prevede un importo tra 300 e 2.000 €. Nel concreto, il buono permette di acquistare servizi in abbonamento per ottenere internet ultraveloce da 30 Mbit/s a 1 Gbit/s (e superiori) per un periodo compreso tra 18 e i 24 mesi

L’obiettivo, dunque, è migliorare la velocità della connessione delle realtà coinvolte, fattore considerato cruciale per favorire la digitalizzazione dei processi. 

I fondi stanziati in totale sono 589 milioni di euro che derivano dal Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 e le domande vengono gestite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ex Ministero dello sviluppo economico. È possibile che il termine per presentare le domande venga prorogato in base alla disponibilità di risorse: per monitorare in tempo reale la situazione, il Ministero ha pubblicato una piattaforma che segna lo stato di avanzamento dei lavori ed è consultabile da tutti a questo link https://bandaultralarga.italia.it/scuole-voucher/voucher-imprese/.  

Chi può richiedere il voucher digitalizzazione

La legge definisce anche chi sono i soggetti che possono aderire all’iniziativa e richiedere il voucher digitalizzazione:

  • Imprese regolarmente iscritte al Registro delle Imprese purché di dimensione micro, piccola e media;
  • Persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano, in proprio oppure in forma associata, una professione intellettuale o una professione non organizzata.

Pertanto, il poliambulatorio oppure lo studio medico dove il professionista esercita la sua professione sono inclusi tra i possibili beneficiari. Il consiglio è di verificare nello specifico se la dimensione dell’attività registrata è coerente con quanto previsto dalla norma sul voucher. 

Ciascun beneficiario può ottenere un solo voucher, anche se la tua struttura ha più sedi. Si prevede, infatti, che il contributo sia riconosciuto a una Partita IVA o Codice Fiscale d’impresa. 

Come viene calcolato l'importo del voucher

Il valore del voucher digitalizzazione può variare tra 300 e 2000 €. Ciò perché dipende dalle caratteristiche di connettività già disponibili nella sede della struttura. È fondamentale, infatti, che ci sia uno “step change”, ovvero un miglioramento della velocità di connessione: più l’aumento è ampio, maggiore sarà il valore del voucher. Non è possibile, invece, utilizzare il contributo per un semplice cambiamento di contratto. 

I voucher di cui è possibile beneficiare sono:

Voucher A1

Contributo di connettività di 300 euro per un contratto di 18 mesi che garantisca il passaggio a una connettività con velocità massima in download compresa tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s.

Voucher A2

Contributo di connettività di 300 euro per un contratto di 18 mesi che garantisca il passaggio a una connettività con velocità massima in download compresa tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s. Inoltre, è possibile aumentare il voucher con un ulteriore contributo fino a 500 euro se la connessione ha una velocità pari a 1 Gbit, a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari.

Voucher B

Contributo di connettività pari a 500 euro per un contratto di 18 mesi che garantisca il passaggio a una connettività con velocità massima in download compresa tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s. Anche in questo caso, è possibile aumentare il voucher con un contributo ulteriore fino a 500 euro se la connessione ha una velocità pari a 1 Gbit, a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari, ma è prevista una soglia minima di banda garantita, pari ad almeno 30 Mbit/s.

Voucher C

Contributo di connettività pari a 2.000 euro per un contratto di 24 mesi che garantisca il passaggio a una connettività con velocità massima in download superiore ad 1 Gbit/s. Si potrà aumentare il voucher di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari. Anche in questo caso è prevista una soglia di banda minima garantita: almeno 100 Mbit/s.

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Come richiedere il voucher di digitalizzazione

L’attivazione dei servizi può essere richiesta direttamente agli operatori con i quali si desidera stipulare l’abbonamento per la banda ultralarga, purché siano accreditati e fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

È possibile consultare online l’elenco di tutti gli operatori di telecomunicazioni inclusi nel programma che hanno sottoscritto una Convenzione con Infratel Italia e rispettano tutti i requisiti stabiliti per legge.

La stipulazione dell’abbonamento e i lavori possono poi essere gestiti in autonomia dall’impresa richiedente e dall’operatore.

Fondi europei e del PNRR: altre opportunità per la sanità?


I voucher digitalizzazione e connettività sono uno degli strumenti a disposizione di poliambulatori e studi medici per favorire la digitalizzazione della sanità. EU4Health, ovvero il Programma Europeo Salute 2021-2027, dedica ampio spazio alla necessità di potenziare gli strumenti di gestione di questa tipologia di strutture. La ratio è che per una migliore prevenzione delle patologie e gestione delle crisi sia fondamentale investire nel digitale come strumento per la gestione di strutture, personale e relazione con i pazienti. 

In Italia, il Forum Permanente sulla Sanità Post Covid ha evidenziato una necessità simile: la ripresa deve passare attraverso l’investimento nella modernizzazione anche strutturale dei luoghi destinati alla cura in maniera tale che siano adeguati ad accogliere le nuove tecnologie e l’acquisto e distribuzione di queste ultime.

L’adeguamento strutturale della connessione è, dunque, un tassello fondamentale perché la digitalizzazione possa tradursi in una realtà. Molti dei tool tecnologici, infatti, hanno bisogno di una banda ultralarga per poter funzionare al meglio. 

Sanità digitale in pratica: GipoNext


Una connessione a banda ultralarga di ultima generazione significa, per il poliambulatorio, opportunità

Opportunità di introdurre nuova strumentazione nella struttura, di velocizzare alcune mansioni e attività che rischiano di far perdere tempo, di migliorare i servizi offerti ai pazienti.

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L’assenza di connessione a Internet, oppure una connessione molto lenta, costringe chi lavora nella struttura a utilizzare tanti strumenti diversi per attività differenti. Un’agenda cartacea, per esempio, oppure excel per tenere traccia della contabilità. Post it e altri appunti per lasciare messaggi e promemoria. Tutti elementi che non rappresentano un problema di per sé, ma che aumentano il rischio di errori e spesso rallentano i flussi di lavoro.

Molte di queste attività possono essere aggregate e organizzate grazie al digitale. L’esempio che rivoluziona di più la vita di un poliambulatorio è il software gestionale. Noi di Gipo lavoriamo da anni nel campo della sanità e abbiamo elaborato GipoNext, un software 100% in cloud pensato appositamente per poliambulatori e studi medici.

Tra le funzioni, l’agenda digitale che sincronizza le disponibilità di medici, ambulatori e macchinari, la gestione di una cartella digitale del paziente visibile con un click dal professionista prima della visita, un sistema automatizzato di emissione delle fatture e di trasmissione al sistema tessera sanitaria nei tempi previsti dalla legge.

Inoltre, il software può diventare uno strumento di business intelligence perché raccoglie preziosi dati sui pazienti (puntualità, appuntamenti dimenticati, ecc) e sui medici (durata media della visita, frequenza e variazioni delle visite, ecc). Questi elementi, insieme, permettono di gestire in maniera più efficiente il poliambulatorio e, quindi, di offrire un servizio sempre più attento e di qualità al paziente.

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