06 maggio 2022

Quanto costa aprire uno studio medico?

Sono molti i professionisti del settore sanitario che scelgono o desiderano mettersi in proprio. Aprire uno studio medico ha un costo e, proprio per questo, è importante che questa scelta venga accuratamente studiata e organizzata a partire da un business plan realistico.

La burocrazia da sbrigare e gli adempimenti legati alla tutela della privacy dei pazienti sono in cima alla lista delle priorità. Ma è altrettanto importante scegliere lo spazio giusto, arredarlo in maniera funzionale, scegliere l’attrezzatura che ci permette di offrire un servizio d’eccellenza ai pazienti.

Scopriamo insieme i passi da percorrere per realizzare una propria struttura sanitaria e quindi individuare quali sono i costi per aprire uno studio medico. 

Ambulatorio, poliambulatorio e studio medico: le differenze

È utile partire da una definizione di studio medico. Molto spesso, infatti, si tende ad utilizzare i termini “ambulatorio”, “poliambulatorio” e “studio medico” come sinonimi. 

Lo studio medico è la struttura sanitaria dove un solo professionista opera ed esercita la sua attività professionale senza finalità terapeutiche al suo interno. Ai sensi di quanto definito nella DGR 5724/2001 sono considerati studi professionali le attività “dove le prestazioni erogate non determinino procedure diagnostico terapeutiche di particolare complessità o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente”.

L’ambulatorio, invece, è una struttura dove viene svolta attività di prevenzione, diagnosi, terapia e di chirurgia in anestesia locale o analgesia senza ricovero nemmeno diurno. Di fatto, qui si possono svolgere piccole operazioni di chirurgia ambulatoriale e sono presenti apparecchiature elettromedicali che possono comportare dei rischi per la salute del paziente. 

Una differenza fondamentale tra lo studio medico e l’ambulatorio è che, per quest’ultimo, è necessaria un’autorizzazione da parte del Sindaco del Comune di domiciliazione della struttura, come previsto dalla legge n. 1265/1934, ovvero il Testo unico delle leggi sanitarie. 

Infine, il poliambulatorio è un’altra struttura ancora. Prevede l’insieme di più locali dedicati ad ambulatori specialistici ed eroga prestazioni sanitarie legate ai vari ambiti di competenza. In questo caso, sono necessariamente presenti più figure professionali abilitate per ciascun settore e ambito medico.

Prima di aprire uno studio medico: i requisiti

Aprire uno studio medico è la più semplice delle attività per un professionista sanitario che desidera strutturarsi nell’ambito della libera professione. Tuttavia non significa che sia scelta da compiere con leggerezza. Esistono, infatti, degli obblighi da rispettare anche per il medico che desidera aprire uno studio: l’iscrizione all’Albo con i vincoli che esso comporta, l’apertura della Partita IVA e il rispetto dei requisiti edilizi e impiantistici per l’igiene e la sicurezza.

Le norme di riferimento sono due:

La verifica dei requisiti è il primo passo da compiere, solo dopo sarà possibile addentrarsi nel calcolo dei costi e nella stesura del business plan. Sempre in questa fase è utile osservare il contesto in cui vorremmo collocare lo studio medico: quali sono i bisogni dei cittadini della zona? Ci sono altri studi medici, ambulatori o poliambulatori? Quali servizi erogano? Ho già un gruppo di potenziali pazienti a cui rivolgermi?

Senza un’attenta analisi del contesto, il rischio è di investire anche diverse migliaia di euro su un progetto senza futuro. Aprire uno studio professionale, infatti, ha molto in comune con un’impresa, a partire dall’esigenza di permettere al medico, allo psicoterapeuta o alla fisioterapista di mantenersi.

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I costi di uno studio medico

Occupiamoci ora dell’analisi delle principali voci relative al costo di apertura dello studio medico. Il consiglio è di preparare una check list in cui inserire tutti questi elementi, in maniera tale da avere il quadro complessivo sotto controllo. Da qui sarà più semplice compilare una tabella, anche un semplice file su Excel, per mettere in relazione costi ed eventuali preventivi.

1. Affittare e arredare lo studio

La prima voce di costo per lo studio medico è l’affitto oppure l’acquisto del locale dove ricevere i pazienti. Conformemente con la normativa vigente e con le necessità del professionista, questo spazio deve avere le seguenti zone:

  • sala attesa con superficie minima 9 mq (8 mq solo per la città di Milano) e rapporto aeroilluminante naturale di 1/8 (1/10 solo per la città di Milano) eventualmente integrabile con impianto di condizionamento secondo i parametri dettati dai Regolamenti di Igiene e UNI 10339. Il pavimento dev’essere lavabile, come le pareti, e disinfettabile; 
  • la sala dedicata alla visita la cui superficie, pareti e pavimenti devono avere le stesse caratteristiche della sala d’attesa. Inoltre, deve essere presente un lavabo con rubinetteria a comando non manuale, con dotazione di sapone liquido e asciugamani monouso;
  • i servizi igienici che, però, non devono essere separati per il personale e per i pazienti. Dotati di antibagno finestrato oppure con sistema di aerazione, i servizi devono avere una superficie minima di 2 mq. 

Il locale, dunque, deve avere delle caratteristiche specifiche e questo comporta dei costi. Oltre all'affitto può essere necessario investire parte del budget per l’arredamento. 

Nella sala visita, ad esempio, dev’essere presente uno spazio per permettere al paziente di spogliarsi, mentre nella sala d’attesa è importante curare sedute, tavolini, illuminazione e altri dettagli per far sentire da subito a proprio agio le persone che attendono di essere visitate. 

Altre spese importanti possono essere anche l’acquisto di scrivania, sedia, computer per la sala visita ed eventuali strumenti utili a svolgere l’attività professionale. 

2. Individuare uno o più collaboratori

Sebbene l’attività professionale di uno studio medico sia svolta prevalentemente da un unico professionista,non significa che possa occuparsi di tutto da solo. Può essere necessario, ad esempio, assumere una persona che si occupi della segreteria e della gestione organizzativa dell’agenda e degli appuntamenti.

In Italia lo stipendio medio lordo annuo per questa mansione è di circa 21.000 euro, tenendo conto che, al datore di lavoro, spettano tutti gli obblighi fiscali ed economici relativi al dipendente: contributi previdenziali, ferie, malattie e TFR.

Un’altra figura cruciale per il professionista sanitario che avvia un’attività in proprio è il commercialista. È importante individuare una figura di fiducia ed esperta del settore. La tariffa può variare molto in base ai volumi di attività dello studio, in generale può oscillare indicativamente tra i 500 e i 1.500 euro all’anno. 

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3. Stipulare un’assicurazione

Un ulteriore costo da non trascurare è quello relativo all’assicurazione. Spesso i professionisti sanitari ne stipulano una insieme all’apertura della partita IVA da soli oppure in convenzione con l’ente previdenziale di riferimento.

I costi possono variare molto: dipendono dall’età del medico, dalla sua specializzazione, dal livello di rischio dell’attività e, appunto, dalla presenza di convenzioni o meno.

Nel caso in cui venga aperto uno studio medico il consiglio è di prendere appuntamento con la propria agenzia assicurativa di riferimento per valutare la necessità o meno di un’estensione della polizza stessa. 

4. Individuare e acquistare un sistema gestionale per lo studio medico

La principale attività dello studio medico è rivolta al paziente, quindi è prioritario individuare gli strumenti che ci possono aiutare ad ottimizzare l’organizzazione, ridurre gli errori e offrire un servizio migliore.

Un software gestionale, ad esempio, permette di controllare da un’unica piattaforma gli appuntamenti e le prenotazioni, inviare SMS di promemoria per minimizzare i ritardi, inviare i dati di fatturazione al sistema Tessera Sanitaria e proteggere dati e privacy dei pazienti. Nel momento dell’apertura dello studio, questo tipo di sistemi gestionali informatici ha un costo da mettere a bilancio, tuttavia verrà ammortizzato nel tempo, perché consentirà di essere più efficienti. 

5. Stabilire la strategia di comunicazione

Un’ultima voce relativa al costo di apertura di uno studio medico riguarda la comunicazione. Si tratta di attività opzionali, ma che possono fare la differenza. Hai mai pensato a come far sapere ai potenziali pazienti della tua attività?

Puoi compiere molte azioni differenti. Stampare e distribuire dei volantini, organizzare una rete con gli altri professionisti della stessa zona, realizzare un sito internet che presenti i tuoi servizi, aprire uno o più canali sui social network. Se i tuoi obiettivi lo richiedono, può essere utile coinvolgere uno o più consulenti esterni che, inizialmente, hanno un costo ma possono permetterti di far conoscere il tuo studio medico e quindi, in prospettiva, farlo crescere.

Una strategia di comunicazione efficace combinata con strumenti gestionali all’avanguardia, come quelli che realizziamo noi di GIPO e MioDottore, rappresentano dei veri e propri investimenti per il futuro del tuo studio medico. Integrato con il CRM di MioDottore, il software per poliambulatori di Gipo può anche migliorare la comunicazione con i pazienti che, soddisfatti del servizio, saranno propensi a promuovere loro stessi, gratuitamente, la tua attività. Vuoi saperne di più? Contattaci