03 luglio 2020

Robot infermieri in aiuto contro il virus, un'opportunità per il futuro

Durante l’emergenza Covid-19 che ha colpito molti Paesi, i robot infermieri si sono dimostrati alleati validissimi per il personale sanitario che ha dovuto gestire in prima linea il virus e i pazienti infettati.

La tecnologia e la robotica sono state messe al servizio della medicina permettendo ai robot di svolgere compiti come lo screening mediante termometri, la disinfezione di superfici, per mettere in contatto familiari e pazienti e per la consegna di pasti e medicinali alle persone in isolamento. 

Dalla Cina, alla Francia, dagli USA all’Italia, i robot infermieri sono veloci e a prova di contagio e hanno ridotto drasticamente le possibilità per il personale medico di contrarre il virus, oltre a togliere dalle loro spalle una grande quantità di lavoro in eccesso.

Nonostante i dibattiti degli ultimi anni, che ha visto molti medici intimoriti dall’idea di essere sostituiti dalla tecnologia, questa situazione di emergenza rappresenta un ottimo esempio di come la tecnologia possa essere una buona opportunità per la medicina del futuro e di come i robot potrebbero affiancare il personale sanitario in tante mansioni. 

I robot infermieri in corsia

Numerosi ospedali in tutto il mondo hanno utilizzato i robot per affrontare la crisi: a Wuhan sono stati utilizzati robot negli ospedali per svolgere tutte le operazione di pulizia e di orientamento ai visitatori per eliminare i rischi di contagio; in Spagna, invece, vengono utilizzati robot che disinfettano gli spazi infettati dal Covid-19 utilizzando una tecnologia a raggi ultravioletti; mentre a Singapore un cane robotico senza testa si aggira nei parchi della città facendo rispettare le norme di sicurezza.

E l’Italia non è da meno, perché i robot infermieri sono riusciti a dare assistenza in prima linea ai malati e agli operatori sanitari in tanti modi.

Ad esempio, in Toscana, in alcuni ospedali è stato sperimentato un robot - composto da un semplice piedistallo e due tablet - che permette ai pazienti in isolamento di comunicare con i familiari e ai medici di effettuare una televisita a distanza in tutta sicurezza. Questi robot sono stati di supporto anche nelle Rsa, mettendo in comunicazione gli ospiti con i parenti e portando loro quotidiani o medicinali. L’idea nasce da un ingegnere clinico, Giovanni Poggialini, che era entrato in contatto qualche anno fa con una startup, Omitech, che aveva iniziato un percorso di sperimentazione e ricerca nella robotica e che Poggialini ha voluto integrare per la costruzione di questi robot.  

In altri ospedali della regione sono invece state introdotte nei corridoi delle telecamere dotate di Intelligenza Artificiale che misurano automaticamente la febbre al passaggio delle persone. Se la temperatura è superiore ai 37.5 gradi, un apposito semaforo accende la spia rossa e l’individuo viene subito fermato e sottoposto ad ulteriori controlli.

Ma i robot più performanti sono stati quelli di Varese. L’ospedale di Circolo di Varese ha infatti “assunto” sette piccoli robot dotati di telecamere ad alta definizione che permettono di monitorare la saturazione dei pazienti, la frequenza cardiaca, quella respiratoria e la pressione arteriosa. Grazie poi ad un microfono incorporato, hanno consentito a medici e infermieri di comunicare con i pazienti a distanza senza dover rischiare il contagio per contatto diretto.

I robot infermieri possono rappresentare un’opportunità per la medicina del futuro?

I robot sono macchine capaci di muoversi, sollevare pesi, trasportare e processare informazioni e dati. Tutto ciò può essere molto utile in futuro e quindi non solo in tempi di emergenza. Per esempio possono essere usati per automatizzare alcuni servizi sanitari, lasciando alle persone i compiti più delicati.

Già da alcuni anni è stato dimostrato come l’Intelligenza Artificiale (IA) e la robotica possono  essere efficacemente impiegate al fianco del medico e del paziente. Ma non è solo la IA ad aiutare! Anche i software gestionali  aiutano gli operatori sanitari in molti modi: a gestire gli appuntamenti, a ridurre le code e a facilitare molte delle attività tipiche di un ambulatorio. L’emergenza Covid-19 ha aperto nuovi scenari futuri in cui i robot potrebbero occuparsi dei pazienti affetti da malattie contagiose mentre gli operatori sanitari li possono curare a distanza di sicurezza.