Gestione Cartelle Cliniche: il progetto StoRe
Un'accurata Gestione Cartelle Cliniche può fornire un sostanziale aiuto nel percorso di diagnosi e cura di un paziente. E il progetto europeo StoRe (Story Telling on Record), coordinato dal Centro Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ne è una prova concreta.
Di cosa stiamo parlando? Ve lo spieghiamo subito!
Il Progetto StoRe e l'importanza della Gestione Cartelle Cliniche
Conoscere la storia clinica e il percorso di cura di un paziente, può favorire senza dubbio la formulazione di una corretta diagnosi che prenda le mosse dalla medicina delle evidenze. Tuttavia, secondo le prime stime del progetto StoRe, solo un quinto dei pazienti posseggono un'unica cartella clinica e, addirittura, solo 4 su dieci possono averne accesso.
Prendendo in esame sei paesi europei, l'Italia, la Bulgaria, la Grecia, la Repubblica Ceca, la Spagna e la Turchia, il progetto, portato avanti da Amalia Egle Gentile del CNMR, mette in luce l'importanza di una corretta e adeguata Gestione Cartelle Cliniche, all'interno del Sistema Sanitario.
Come infatti sostiene Domenica Taruscio, Direttore del Centro Nazionale Malattie Rate dell'ISS, i dati estrapolati sono a dir poco singificativi, in quanto aiutano a “comprendere quanto il vissuto del paziente sia considerato accanto alle evidenze cliniche nel percorso di diagnosi e cura. Serve a capire che medicina vogliamo praticare oggi, visto che è la stessa scienza che ci mette di fronte all’importanza della diversità biologica individuale. Lavoriamo su progetti come SToRe per capire come fare emergere, valorizzare il vissuto e includerlo nelle evidenze essenziali nella pratica clinica”.
Cosa emerge dai dati del progetto StoRe
Dai primi risultati ottenuti dal progetto StoRe, risulta evidente come:
- Il 75% delle cartelle Cliniche sono in entrami i formati: elettronico e digitale
- Solo nel 20% dei casi i pazienti hanno una solo cartella clinica
- In meno della metà dei casi vengono usate cartelle cliniche "episode-based"
- Medici e altri professionisti sanitari usano la cartella clinica nell'80% dei casi. In particolare, secondo le stime, il 60% sono infermieri, il 30% terapisti riabilitativi e nella restante percentuale altri professionisti.
- Il paziente accede alla cartella clinica solo nel 40% del casi. Inoltre, solo il 67% può accedere alla cartella stessa e il 13% può modificarla, integrando informazioni.
- La cartella viene usata solo per registrare informazioni nel 70% dei casi
- Solo il 40% integra le informazioni riferite dal paziente
- Il 30% annota commenti e considerazioni personali
- Solo il 20% usa la cartella clinica per comunicare con altri professionisti via web e chiedere consulti
- Si può integrare la cartella solo con informazioni scritte nell'80% dei casi.
- Solo nel 17% dei casi si possono aggiungere immagini, audio e video.
Leggendo questi dati, risulta evidente come sia necessario integrare un efficace ed efficente modello per la Gestione Cartelle Cliniche.
In questo modo sarà possibile, insieme ad altre innovazioni come la Prenotazione delle Visite Mediche Online, accompagnare i pazienti nell'arco dell'intero percorso clinico, fornendo loro strumenti utili e semplici da adottare.