Poliambulatorio: i princìpi dell'Interior Design per creare spazi più accoglienti
Il poliambulatorio è molto più di un luogo di lavoro dove effettuare visite, esami e terapie. È il primo spazio che accoglie il paziente, la struttura dove verrà curato e si affiderà alle competenze del tuo staff. Dalla sala d’aspetto agli ambulatori, ogni area contribuisce a raccontare i tuoi punti di forza e a far sentire il paziente nel posto giusto. Per queste ragioni, è fondamentale prestare attenzione a tutti i dettagli della struttura partendo dai servizi offerti, dall’integrazione con elementi tecnologici come i totem o gli schermi fino all’arredamento degli spazi. Attraverso le scelte cromatiche, il posizionamento delle luci e gli accessori potrai far sentire a suo agio pazienti, familiari e caregiver sin dal primo istante e trasmettere un’idea di competenza e affidabilità.
Ecco, dunque, come i principi dell’Interior Design possono fare la differenza anche nel tuo poliambulatorio.
Arredare il poliambulatorio per far sentire il paziente al centro
Il paziente, le sue esigenze e quelle dei suoi familiari sono il punto di partenza per una gestione del poliambulatorio efficiente. Ed è proprio nei panni di chi fruisce dei servizi che è utile mettersi nel momento in cui si progetta l’intera esperienza di cura: immaginando tutti gli step che compie dal momento in cui viene a conoscenza della struttura fino al referto e ai pagamenti. L’accesso alla struttura (dall’attesa alla visita) è parte di questo percorso ed è, dunque, interessante trarre benefici dal concetto di patient journey, ovvero “viaggio del paziente”, anche nella fase di allestimento del poliambulatorio. Il fine è evidenziare coniugando estetica e funzionalità che nella nostra struttura la salute è la priorità.
Vogliamo far capire da subito che per noi pulizia e igiene sono fondamentali? Che ci teniamo a far sentire a loro agio i nostri pazienti? Che, anche se una diagnosi può spaventare, noi e il nostro staff siamo a disposizione per tranquillizzare a trovare insieme la terapia migliore? Osserviamo alcuni errori da evitare e 5 consigli per gestire al meglio lo spazio.
Gli errori da evitare
Possiamo dare risposta a queste domande attraverso la scelta delle luci, dei tessuti, dei colori del nostro poliambulatorio, come ci ha raccontato Federica Basalti, home stager, suggerendo alcuni tips per la sala d’attesa. Per trasmettere l’idea di ordine e pulizia, ad esempio, l’ideale è scegliere pochi componenti d’arredo, funzionali e curati. Una poltrona rotta, una rivista vecchia e ormai consumata, l’intonaco lievemente scrostato, ad esempio, faranno pensare al paziente o al caregiver a una mancanza di cura.
Altrettanto da evitare i colori troppo accesi, a partire dal rosso che ricorda il colore del sangue. Creano eccitazione e, per una persona che già è probabilmente preoccupata per la sua salute, possono generare senso d’ansia. Anche troppi accessori - piante, poltrone, lampade, tavolini - possono creare confusione. Il paziente potrebbe sentirsi spiazzato, mentre avrebbe bisogno di trovare facilmente le informazioni di cui ha bisogno come, ad esempio, il totem eliminacode oppure le istruzioni per monitorare l’attesa grazie al servizio GIPO SmartQ, per le strutture che hanno optato per una soluzione tecnologica integrata come quella proposta dall’Ambulatorio Smart di GIPO.
Scegliere l’arredamento coerente con la nostra idea di patient journey richiede attenzione, vediamo quindi alcuni suggerimenti di interior design per progettare lo spazio del tuo poliambulatorio in maniera tale che sia coerente con i tuoi valori e i tuoi punti di forza.
1. Luce naturale e artificiale per l’atmosfera
La luce naturale trasmette una sensazione di benessere, per questo il primo consiglio è di predisporre - negli spazi dove è possibile - ampie finestre. Per proteggere la privacy dei pazienti, possiamo optare per tende chiare che permettono alla luce di entrare nella stanza, ma schermano da eventuali sguardi indiscreti provenienti dall’esterno.
Negli studi e nelle sale che si trovano al pianterreno, una soluzione è quella di posizionare le finestre in alto lungo tutta la parete. In questo modo, un eventuale passante non avrà modo di vedere chi si trova all’interno dell’ambulatorio oppure della sala d’attesa, ma questi spazi potranno ugualmente beneficiare della luce dall’esterno.
Se il poliambulatorio non ha un’esposizione a sud-est particolarmente luminosa, possiamo utilizzare le luci artificiali per creare un’atmosfera ugualmente rilassante. Meglio evitare luci troppo forti o al neon, e preferire invece più punti luce distribuiti nella stanza. Ciò è particolarmente importante nella sala d’attesa dove, come suggerisce ancora Federica Basalti, potremmo ricreare un’atmosfera che ricorda la spa: rassicurante e accogliente.
2. Colori tenui e naturali
I colori possono trasformare la personalità del tuo spazio, per questo una scelta adeguata nella comunicazione tanto quanto nella tua struttura possono dire molto del tuo poliambulatorio. Se è vero che i colori troppo accesi possono risultare poco azzeccati e agitare il paziente, il classico bianco ottico può all’opposto risultare asettico. Un’opzione migliore per trasmettere un’idea di igiene e pulizia molto curata è quella del beige, crema o grigio chiaro, mentre se invece preferisci puntare sulla rassicurazione è meglio un azzurro confetto oppure un verde, entrambe tonalità che ispirano calma.
Tutti i colori tenui e naturali, in generale, possono essere tuoi alleati per trasmettere un messaggio di fiducia, pulizia e professionalità. Inoltre i colori chiari contribuiscono a far percepisce gli spazi come più ampi e luminosi.
Naturalmente i colori più brillanti, illustrazioni o anche piccoli murales sono perfetti per le strutture che si rivolgono anche ai bambini. In questo modo si sentiranno più a loro agio e percepiranno lo spazio come adatto a loro, più giocoso e divertente.
3. Arredi semplici ed essenziali
La parola d’ordine è comfort anche nella scelta dei componenti d’arredo: pochi, funzionali e curati. Le poltrone, ad esempio, possono essere posizionate a una giusta distanza le une dalle altre, permettendo a chi è in attesa di tutelare la propria privacy. Sedie e scrivanie all’interno degli ambulatori devono essere funzionali: non troppe né troppo poche per trasmettere un’idea di attenzione.
Le piante, meglio se vere, possono dare quel tocco di personalità in più al poliambulatorio. Soprattutto per la sala d’attesa, possiamo sceglierne alcune che resistono bene anche all’interno e che richiedono poca manutenzione come il Potos o la Sanseveria. Posizionate negli angoli o anche tra le poltrone, renderanno subito lo spazio arredato senza eccedere con orpelli eccessivi.
Non dimenticare gli elementi funzionali, mettendosi sempre nei panni del paziente. Un attaccapanni dev’essere presente nella sala d’attesa e il consiglio è di sceglierne uno con ganci a sufficienza e di un colore coerente con il resto dell’arredamento. Anche all’interno del poliambulatorio può essere utile avere a portata di mano uno sgabello o uno spazio dove permettere al paziente o ai suoi familiari di riporre borse o accessori, se la visita dovesse prolungarsi nel tempo.
4. Usare le linee per dare un messaggio
L’interior design pone l’attenzione anche sulle linee e sul modo in cui si possono usare per progettare uno spazio. Esistono tre tipi di linee:
- orizzontali che permettono di dare stabilità agli spazi;
- verticali che, invece, trasmettono un senso di libertà e apertura verso l’esterno;
- dinamiche per il movimento e l’energia.
È possibile dare spazio a questi elementi anche all’interno del poliambulatorio, optando per scrivanie e mobili in generale che trasmettano un’idea di solidità e pulizia, finestre ampie che fanno entrare la luce e alludono alla speranza che vada tutto bene, e scale, piante e altri piccoli componenti d’arredo che rendono il tuo spazio più personale e riconoscibile.
5. Gestire lo spazio immaginando i percorsi
Tutti questi elementi convergono nell’idea di progettare gli spazi attorno alle esigenze del paziente e dei suoi cari. In questo senso, la struttura avrà degli spazi “positivi” (ovvero quelli dove si trovano oggetti, arredi e elementi fisici) e spazi “negativi” (che rappresentano quelli vuoti). Uno spazio equilibrato non sembrerà mai né vuoto né troppo caotico e dovrà far sì che sia chiaro al paziente se si trova in un’area di attesa oppure di passaggio.
Oltre ad estetica e funzionalità, per arredare l’ambiente del poliambulatorio in maniera equilibrata possiamo definire sin da subito quali sono i percorsi che il paziente farà, quali sono gli spazi dove si troverà a passare e quelli dove, invece, si fermerà per più tempo. Stabilendo soste e movimento, sarà ancora più semplice selezionare colori, quadri, piante, poltrone e tutti gli altri elementi che utilizzerai per arredare (o ri-arredare) il poliambulatorio.
In conclusione, come il sito web o i tuoi profili sui social, anche e soprattutto il poliambulatorio è un biglietto da visita e rappresenta il modo più immediato che c’è a disposizione per iniziare a raccontare i punti di forza della tua struttura. Arredare e ripensare gli spazi non è, dunque, un esercizio di stile, ma un elemento cardine di una strategia di crescita e valorizzazione della struttura. Il paziente per medici e personale sanitario è sempre la priorità, farglielo capire sin da quando varca la soglia della struttura può fare la differenza.