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Centri Medici: i 7 problemi più comuni e come risolverli [Ricerca]

Scritto da Roberta Cammarota | 08 aprile 2025

Gestire un centro medico in Italia può essere una sfida. 


Nell’esercizio della propria professione, infatti, medici e imprenditori devono tener conto di moltissimi aspetti che incidono sulle performance e sull’operatività quotidiana di queste realtà: ad esempio, il contesto normativo, in continuo aggiornamento; il contesto economico-finanziario, soggetto a variazioni continue che influenzano la domanda di prestazioni mediche; il contesto tecnologico, che richiede di aggiornarsi e formarsi in modo costante.

Per scoprire più nel dettaglio quali sono le sfide quotidiane affrontate dai centri medici in Italia, abbiamo condotto una ricerca che ha coinvolto 500 tra Direttori/Responsabili e Medici Specialisti operanti in Centri medici privati o in convenzione. In questo articolo analizzeremo le loro risposte e proveremo a capire quali sono le soluzioni più efficaci a queste difficoltà.

I problemi più comuni dei centri medici secondo medici e responsabili

Secondo i 500 rispondenti alla ricerca, nella classifica dei 7 problemi più impattanti oggi sui centri medici, sul podio si collocano: costi di gestione (26% delle risposte), problematiche burocratiche con ASL e regioni (24% delle risposte), carico amministrativo elevato (15% delle risposte). 

Analizziamo questi punti più nel dettaglio:

Costi di gestione: come ottimizzarli

La ricerca evidenzia che i responsabili di un centro medico non sono insensibili al tema del cost management, cruciale anche per tutti i manager di aziende che operano in altri settori.

In effetti, la gestione di un centro medico comporta spese significative - come affitto o mutuo della struttura, stipendi del personale sanitario e amministrativo, attrezzature e forniture mediche. A queste si aggiungono i costi energetici e quelli legati all’adeguamento alle normative sanitarie. 

Il punto di partenza per alleggerire questo peso è ottimizzare i processi interni per ridurre le inefficienze, gli sprechi e le ridondanze. 

Per farlo, ci si può servire di un software gestionale come GipoNext, che rende più rapidi e fluidi la maggior parte dei processi strategici quotidiani dei centri medici. L’agenda digitale condivisa, per esempio, riduce i costi che derivano dal ritardo nell’erogazione dei servizi e da possibili errori nel passaggio delle informazioni tra addetti al front office e staff medico, mentre la dashboard con i dati delle prestazioni del centro permette di prendere decisioni data driven con beneficio di sprechi e spese.

Problematiche burocratiche con ASL e Regioni: come alleggerirne il peso

L’interazione con ASL e Regioni è spesso lenta e difficoltosa, sicuramente uno degli ostacoli maggiori per chi si occupa di gestione operativa e amministrativa nei centri medici. Tra autorizzazioni, accreditamenti e continui aggiornamenti normativi, il rischio di rallentamenti e ritardi nell’esecuzione delle prestazioni mediche o nell’osservanza degli obblighi di legge è elevato. 

Probabilmente, anche la nuova normativa in tema di Fascicolo Sanitario Elettronico e Cartella Clinica Digitale incide sulla percezione che il carico burocratico stia aumentando. 

Ma bisogna avere pazienza: è evidente che la sanità italiana sta vivendo una fase di transizione verso l’e-health (la sanità digitale) che, dopo un certo periodo naturale di apprendimento, porterà i suoi vantaggi in termini di snellimento dei processi. In ogni caso, un software come GipoNext, certificato dal Ministero della Salute per il FSE 2.0, può supportare questa transizione, riducendo il carico di lavoro per i professionisti e semplificando la gestione dei dati sanitari.

Carico amministrativo elevato: come ridurlo

Segretari e responsabili operativi si trovano spesso sommersi da attività ripetitive, come, ad esempio, la gestione delle agende o della fatturazione e la comunicazione con i pazienti. 
Questo accade soprattutto quando la dimensione del centro medico inizia ad aumentare (la percentuale di rispondenti che ha selezionato questa risposta nella nostra ricerca, infatti, è maggiore tra i centri medici di medie dimensioni, quindi con 10-50 professionisti)

Questo fenomeno non solo crea stress al professionista, ma può finire per impattare anche sull’efficienza e sulla qualità del servizio reso dal centro, generando potenziali errori o ritardi. 

L'obiettivo del centro medico di fronte a questa sfida deve essere quello di ridurre il più possibile il numero di attività ripetitive che vengono gestite manualmente: abilitando funzioni come l’agenda digitale, ad esempio, o la fatturazione automatizzata, o, ancora, attraverso gli strumenti di comunicazione massiva ai pazienti. Tutto questo è possibile, ad esempio, con GipoNext.

Altre sfide e criticità affrontate dai centri medici in Italia

Oltre a quelli citati, che sono i principali secondo la nostra ricerca, gli altri ostacoli che influenzano l’efficienza dei centri medici stando dai dati raccolti sono: 

  • Tempi di refertazione troppo lunghi, che impattano sia sull’esperienza del paziente che sulla gestione operativa del centro. 
  • Gestione dei dati dei pazienti: un tema, questo, che richiede la massima attenzione per evitare al centro medico di incorrere in sanzioni per violazioni del GDPR. La gestione dei dati dei pazienti è risultata critica soprattutto per i centri medici di piccole dimensioni (fino a 10 professionisti) in quanto spesso sprovvisti di figure interne o di consulenti che possano consigliarli.
  • Mancanza di formazione tecnologica, un tema rilevante considerando il forte focus sulla digitalizzazione previsto dagli ultimi interventi normativi, dal PNRR in poi. La mancanza di adeguate competenze tecnologiche e digitali nel personale sanitario, più evidente nei centri di dimensione inferiore, può rallentare l’adozione di strumenti innovativi in sanità, compresa l’Intelligenza Artificiale.

Le variabili: il contesto territoriale e la dimensione del centro medico

La nostra ricerca rivela anche che le sfide affrontate dai centri medici variano sensibilmente a seconda dell’area geografica e delle dimensioni del centro (e, quindi, del numero di professionisti che coinvolge). 

Come la variabile geografica incide sulle sfide dei centri medici

Nel Sud e nelle Isole spicca più forte il problema della digitalizzazione, intesa sia come “incremento della digitalizzazione” (12% di risposte sul totale per questa opzione) che come “mancanza di competenze digitali” (11% di risposte sul totale per questa opzione).

Da questi dati emerge,  purtroppo, una non sorprendente fotografia del Meridione come area del Paese che fatica ancora ad adottare in maniera diffusa e massiva la tecnologia e le nuove soluzioni digitali per la sanità.

Nel centro Italia, invece, è più forte la preoccupazione per la gestione dei dati dei pazienti; un tema, questo, che ha implicazioni non solo di tipo normativo (il GDPR prevede una serie di requisiti per medici e centri medici per essere in regola su questo fronte), ma anche di tipo tecnologico: il FSE e la cartella clinica elettronica stanno dando una spinta alla digitalizzazione dei dati dei pazienti, per cui è necessario conoscere strumenti e metodologie per raccogliere e gestire questi dati correttamente in cloud.

I costi di gestione, invece, sono la principale preoccupazione dei responsabili di centri medici nel nord del Paese, dove, probabilmente, l’approccio manageriale alla gestione delle strutture sanitarie comporta una particolare attenzione ai flussi di cassa e all’ottimizzazione del ritorno sugli investimenti.

Come la variabile dimensionale incide sulle sfide dei centri medici

Se costi di gestione, burocrazia e carico amministrativo elevato pesano in egual misura sui centri medici di piccole e di medie dimensioni, non possiamo dire che non ci siano comunque delle differenze tra queste tipologie di strutture per quanto riguarda le altre criticità emerse dalla ricerca.

Come ci si può immaginare, nei centri medici di piccole dimensioni si fanno molto più forti le frustrazioni legate alla mancanza o scarsità di personale e, soprattutto, di personale con competenze specifiche come quelle tecnologiche o digitali.

E quindi, le sfide che impattano di più sui centri medici di piccole dimensioni in Italia, secondo la ricerca, sono:

  • Tempi di refertazione troppo lunghi (circa 7% delle risposte contro il 3% dei centri di medie dimensioni)
  • Gestione complessa dei dati dei pazienti (circa 13% delle risposte contro l’8% dei centri di medie dimensioni)
  • Mancanza di formazione tecnologica (circa 10% delle risposte contro il 6% dei centri di medie dimensioni)

La sfida dell'Intelligenza Artificiale

A quanto detto sinora va poi aggiunto un ulteriore fattore di contesto che potrebbe rappresentare una nuova criticità per i centri medici: la diffusione di soluzioni AI in sanità.

In realtà, piuttosto che complicare la pratica sanitaria e l’operatività delle strutture mediche, le soluzioni basate su AI, come Noa Notes, nascono per supportare i professionisti nelle proprie normali attività, alleggerendoli dalle pratiche più ripetitive e ad alto investimento di energie e liberando più tempo da dedicare al paziente.



Per conoscere l’opinione dei Responsabili e Medici Specialisti di Centri medici sull’uso dell’Intelligenza Artificiale in sanità, scarica il white paper “Rivoluzione AI: quello che ogni centro medico deve sapere”.

 

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