L’articolo 32 della Costituzione italiana afferma: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Come sappiamo però, il Sistema Sanitario Nazionale non riesce a coprire tutte le necessità.
Secondo il Rapporto Censis1 il 35,8% dei cittadini italiani si è scontrato con liste d’attesa chiuse. Per molte prestazioni i tempi di attesa sono lunghissimi: per una visita endocrinologica, ad esempio, è necessario attendere in media ben 128 giorni. Secondo il Censis, il 44% degli italiani si è rivolto direttamente al privato, il 62% di chi ha effettuato almeno una prestazione sanitaria nel sistema pubblico, ne ha effettuata almeno un'altra nella sanità a pagamento.
È proprio a causa di queste evidenti difficoltà che il SSN si appoggia alla sanità privata. In altre parole: le strutture private erogano prestazioni coperte dal sistema pubblico, a patto che siano “accreditate” dai Sistemi Sanitari Regionali (SSR). Per farlo è necessario rispettare gli standard di qualità e sicurezza definiti dalle Leggi Regionali di accreditamento.
In una struttura accreditata il cittadino paga il costo del ticket, esattamente come farebbe in una struttura pubblica. Dopo la visita, il Sistema Sanitario Regionale rimborsa la struttura privata sulla base di un budget annuale concordato, generalmente suddiviso nei 12 mesi solari.
Secondo il Rapporto OASI 20222, l’incidenza della spesa SSN per assistenza privata accreditata ha una forte variabilità regionale. Il massimo è registrato nel Lazio (25,9%), il minimo in Friuli-Venezia Giulia (8,9%). Nel 2021, a livello nazionale, la spesa media pro capite per la sanità privata convenzionata ha raggiunto i 400 euro (+17,4% rispetto all’anno precedente).
Le strutture sanitarie accreditate con il SSN:
Le strutture sanitarie accreditate possono offrire assistenza ospedaliera e/o distrettuale. Tra queste ultime vi sono gli ambulatori e i laboratori privati accreditati, che erogano attività̀ clinica specialistica, di laboratorio e di diagnostica strumentale. Nel corso degli ultimi anni gli ambulatori e i laboratori accreditati hanno assunto un ruolo sempre più rilevante nel servizio pubblico. Ad oggi infatti rappresentano il 60%2 del totale delle strutture (anche in questo caso, con notevoli discrepanze regionali).
In che modo sanità privata e pubblica "lavorano insieme"?
1. Tutto parte dalla prescrizione medica e dal Numero di Ricetta Elettronica (NRE) univoco. Quando il cittadino prenota una visita presso una struttura privata convenzionata, quest’ultima accetta e prende in carico la prescrizione. Da quel momento nessun’altra struttura pubblica o convenzionata può erogare la prestazione corrispondente a quella ricetta (non più “disponibile” sul mercato)
2. Quando opera in regime di convenzione, la struttura privata si sostituisce al pubblico. Il prezzo della prestazione è quindi definito dal nomenclatore e corrisponde al ticket del SSN
3. La struttura eroga la prestazione e la fattura al cittadino
4. Alla fine di ogni mese, il centro accreditato elabora un riepilogo delle prestazioni erogate in convenzione
5. A distanza di un certo periodo di tempo (che varia da regione a regione) il sistema pubblico retribuisce la struttura accreditata per le prestazioni erogate in convenzione.
Ormai sono già diversi anni che il FSE è entrato a pieno regime nel nostro sistema sanitario, e le strutture mediche private non faranno eccezione. Sia i centri medici convenzionati che i centri medici privati puri entro il 2026 dovranno adottare dei sistemi approvati dal Ministero della Salute per la creazione di referti per il Fascicolo Sanitario Elettronico. Dunque è giusto assicurarsi che il proprio software sia preposto a questa operazione.
Alla luce di questo processo, le strutture sanitarie accreditate devono:
I centri privati accreditati devono quindi dotarsi di un sistema gestionale integrato con le ASL e i sistemi regionali, come GipoNext. In questo modo:
dati del medico che ha elaborato la prescrizione
Numero di Ricetta Elettronica
prestazioni collegate alla prescrizione medica
specialità, diagnosi, priorità accesso, eventuali codici di esenzione e tutti gli altri dettagli contenuti nella ricetta
dati demografici dell’assistito (codice fiscale, nome, cognome, indirizzo, ecc.)
In sostanza un sistema gestionale integrato con SSN è lo strumento più efficace per erogare prestazioni convenzionate in maniera fluida e proficua.
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1 VII Rapporto RBM-Censis sulla Sanità Pubblica, Privata e Intermediata, 2019
2 Rapporto OASI 2022 - Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano
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