Cos'è un poliambulatorio?
Cosa troverai in questo articolo
- Poliambulatorio, ambulatorio e studio medico: che differenza c'è
- Requisiti minimi per aprire un poliambulatorio
- Aprire e gestire un poliambulatorio: ecco come fare
- Come partire? Gli indispensabili
- Come mantenere un servizio efficiente? La parola d’ordine è: digitalizzazione
- Gestione del poliambulatorio più lineare e semplice? Prova con il software gestionale medico
- FSE 2.0: perché è necessario avere un software compliant
Poliambulatorio, ambulatorio e studio medico: che differenza c'è
I poliambulatori sono dei veri e propri presidi di assistenza specialistica sul territorio, grazie alla grande quantità di prestazioni che possono offrire ai pazienti. L’obiettivo di un’attività di questo tipo è quella di offrire servizi più completi ed articolati rispetto al normale ambulatorio e allo studio medico.
Tra i termini ambulatorio e poliambulatorio c’è molta confusione, la definizione data dalla legge regionale n.28 del 5-04-2000, regione Basilicata (norme in materia di autorizzazione delle strutture pubbliche e private) può aiutarci a capirne meglio la differenza:
“Si intende per ambulatorio ogni struttura in cui è svolta attività di prevenzione, di diagnosi e terapia medica, di chirurgia in anestesia locale e/o analgesia (chirurgia ambulatoriale), per situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno.
Si intende per poliambulatorio l'insieme di locali adibiti ad ambulatori specialistici che erogano prestazioni sanitarie rientranti nell'ambito di competenza delle diverse branche specialistiche.”
A differenza dell’ambulatorio - e dello studio medico, dove invece è un solo professionista che dà maggior contributo all’attività - , con il termine poliambulatorio si intende quindi un ambiente più complesso, dove sono presenti professionisti specializzati in varie branche della medicina e dove si ha una maggiore suddivisione del lavoro e dell’organizzazione.
Quali sono allora i servizi che può offrire un poliambulatorio?
I poliambulatori possono offrire tutti i servizi che permettono al paziente di fare un check-up completo della sua salute, in tempi rapidi: a partire quindi dagli esami clinici (esami ematici, ormonali, allergici, biopsie varie), fino alle visite ginecologiche, dagli esami strumentali ed endoscopici alle prove da sforzo per chi fa attività sportiva, fino alla chirurgia ambulatoriale.
L’attività in poliambulatorio, infatti, comprende anche gli interventi chirurgici che non richiedono il ricovero del paziente.
Requisiti minimi per aprire un poliambulatorio
Per poter operare, ogni poliambulatorio deve rispettare dei requisiti minimi che, secondo la legge in materia di sanità, sono definiti dalle singole regioni e province autonome.
Ad esempio, chi intende aprirlo nella provincia autonoma di Trento, deve fare richiesta al comune territorialmente competente, quando si tratta di strutture private che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, mentre negli altri casi invece si fa riferimento alle disposizioni della provincia.
In Emilia Romagna, con la deliberazione n. 327 del 23 febbraio 2004, la giunta regionale ha ridefinito i requisiti necessari per l’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie sul territorio, e il relativo procedimento, precisando che la verifica del possesso dei requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione è in capo al comune competente per territorio.
In generale, i requisiti minimi che i poliambulatori, rispetto agli ambulatori, devono prevedere sono:
- spazi per l’accettazione e l’attesa maggiori, se si svolge più di un’attività specialistica contemporaneamente
- presenza obbligatoria di un medico specialista per ogni attività specialistica esercitata
- designazione di un responsabile sanitario del poliambulatorio
Gli ambulatori o poliambulatori in cui si svolge attività di chirurgia ambulatoriale devono inoltre avere:
- un apposito spazio per piccoli interventi e medicazioni
- un locale separato e dedicato agli gli interventi per l’osservazione post-chirurgica
- uno spazio o un locale per il deposito di materiale e attrezzature per pulizia, lavaggio e disinfezione
- uno spazio per la sterilizzazione di strumenti ed attrezzature, se praticate in loco
- uno spazio per il deposito di materiale disinfettato/sterilizzato
- un carrello per l'emergenza adeguato alle tipologie di interventi
Aprire e gestire un poliambulatorio: ecco come fare
Il poliambulatorio è quindi una struttura più complessa rispetto a un ambulatorio. Riunisce al suo interno più servizi e più professionisti e richiede una serie di autorizzazioni per poter operare sul territorio.
Come partire? Gli indispensabili
Per poter aprire un poliambulatorio è necessario:
- Predisporre prima un business plan che preveda un’analisi preliminare della zona in cui aprire la struttura e definire gli obiettivi a breve termine, tenendo conto delle spese iniziali e di mantenimento del poliambulatorio.
- Aprire Partita Iva, avviare le Dichiarazione di Inizio Attività e richiedere l’approvazione, dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco.
- Ottenere le autorizzazioni per poter operare nell’ambito sanitario e rispettare le leggi in materia di sicurezza, antincendio e igienico-sanitarie.
- Indicare un direttore sanitario, selezionare lo staff (per l’amministrazione, la segreteria, le pulizie) e professionisti competenti.
- Assicurarsi di proteggere la privacy e i dati sensibili dei pazienti
Come mantenere un servizio efficiente? La parola d’ordine è: digitalizzazione
La digitalizzazione in campo sanitario è sempre più importante per garantire l’accesso alle cure, soprattutto in tempi di pandemia. Dunque, se pensi di aprire un poliambulatorio, dovresti valutare anche l’adozione di un’infrastruttura digitale, che ti permetta, per esempio:
- di controllare anche a distanza il paziente tramite teleconsulto;
- far prenotare e disdire appuntamenti online;
- migliorare il servizio al paziente, per esempio con chatbot e servizi di messaggistica istantanea.
La digitalizzazione delle strutture sanitarie è diventata un elemento rilevante anche per le politiche di sostegno all’economia, al punto che le Camere di Commercio mettono a disposizione dei “Voucher per digitalizzazione”.
Si tratta di contributi a fondo perduto per aiutare le strutture nell’acquisto di nuove attrezzature, hardware, software, formazione specializzata o postazioni per lo smart working.
Vuoi migliorare la gestione del tuo poliambulatorio grazie alla digitalizzazione?
Verifica le linee guida delle Camere di Commercio del tuo territorio.
È un investimento di cui potrà beneficiare anche il tuo staff.
Gestione del poliambulatorio più lineare e semplice? Prova con il software gestionale medico
Esistono programmi informatici creati proprio per il settore sanitario, che snelliscono le procedure e ottimizzano i servizi del poliambulatorio in maniera semplice e veloce: parliamo dei software gestionali medici.
Sono sempre più numerose le strutture che scelgono queste soluzioni informatiche per poter dare un servizio migliore al paziente, anche a distanza.
L’adozione di un software medico, come quello di Gipo e MioDottore, per esempio, permette di:
- Gestire i processi del poliambulatorio con un’unica interfaccia facilitando il lavoro di professionisti e membri dello staff.
- Prenotare visite online, integrare le nuove prenotazioni ed eventuali disdette in modo da non generare accavallamenti di appuntamenti.
- Usare l’agenda medica su Smartphone, iPhone e Tablet.
- Mettere a disposizione online i referti dei pazienti e permettere loro di prenotare e pagare online.
- Lavorare in smart working e proporre il teleconsulto a distanza quando non è possibile la normale visita in sede.
- Mandare promemoria SMS ai pazienti.
Disporre di un’infrastruttura informatica aiuta quindi a ottimizzare tempi e servizi, oltre a permettere all’attività di assolvere a determinati obblighi di legge senza incorrere in sanzioni (gestione della privacy, GDPR, consenso informato dei pazienti, invio dei dati sanitari al Sistema Tessera Sanitaria).
FSE 2.0: perché è necessario avere un software compliant
Entro il 2026, per i centri medici sarà obbligatorio avere un software in grado di elaborare referti per il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 2.0. Un software compatibile con il FSE 2.0 consente di generare referti standardizzati e di facile integrazione, migliorando la continuità delle cure e riducendo il rischio di errori medici, nonché per facilitare l'accesso e l'amministrazione delle informazioni sanitarie da parte del singolo cittadino.
Inoltre, è necessario soprattutto l'adempimento delle normative nazionali e per contribuire alla trasparenza e alla tracciabilità dei dati sanitari.
Avere un software FSE compliant non solo incrementa la fiducia dei pazienti, che possono accedere ai propri dati in modo sicuro e tempestivo, ma anche ottimizza i processi interni del centro medico, riducendo tempi e costi associati alla gestione manuale dei referti. In definitiva, investire in un software per il FSE 2.0 è una scelta strategica che supporta la modernizzazione delle strutture sanitarie e l'offerta di servizi sanitari di alta qualità.
Con il software gestionale per poliambulatori di Gipo è possibile. E non solo: integrandolo con il CRM di MioDottore, puoi fidelizzare i pazienti e migliorare la relazione con ognuno, oltre a ricostruire con puntualità e precisione le loro interazioni, richieste e bisogni.
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