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Ris Radiologia: radiografie più veloci con il sistema Ris-Pacs

Scritto da Enrico Grilli | 07 aprile 2022

 

Il processo radiodiagnostico diventa più veloce con il software RIS-PACS. Il RIS Radiologia (Radiology Information System) si integra con il PACS (Picture Archiving and Communication System) per gestire tutte le attività amministrative e diagnostiche in un sistema integrato. Attraverso un unico software, RIS e PACS possono comunicare e, dunque, permettere alla struttura una migliore gestione di tutti gli step del patient journey: dall’accettazione all’esame, dalla refertazione all’archiviazione digitale del referto e delle immagini.

L’obiettivo è individuare i colli di bottiglia e rendere più efficiente e rapida la gestione informatizzata dei referti e delle immagini diagnostiche del paziente all’interno della struttura sanitaria, semplificando il lavoro di medici e tecnici di radiologia.

RIS e PACS Radiologia: due mondi che si uniscono

La tecnologia è da sempre un ingrediente imprescindibile per qualsiasi struttura che si occupi di esami diagnostici specializzati come quelli della radiologia. La sensibilità alle novità e l’attenzione sulla strumentazione più all’avanguardia sono caratteristiche che permettono di garantire il miglior servizio possibile ai pazienti. D’altro canto, una struttura che offre servizi di diagnostica per immagini conosce gli elementi di cui c’è bisogno: strumenti che permettano esami accurati, da fornire in formati facili da leggere agli specialisti e ai pazienti. 

Sanno bene anche la mole di lavoro che durante l’anno viene loro richiesta. Ci sono, infatti, moltissime fattispecie per cui è necessario realizzare una radiografia, una TAC o una risonanza magnetica per cui c’è molto lavoro. Di conseguenza, la struttura sanitaria ha bisogno di fornire servizi a un numero significativo di pazienti e, a ciascuno di essi, deve assicurare un esame in tempi brevi.  

Non sorprende, dunque, l’interesse verso i software che permettono l’integrazione RIS-PACS, ovvero tra il Sistema informativo radiologico e il Sistema di archiviazione e trasmissione di immagini”. Questi programmi o piattaforme consentono di tracciare ogni passaggio del paziente all’interno del poliambulatorio o dell’ospedale, per raccogliere tutti i documenti amministrativi e sanitari che lo riguardano e velocizzare l’intero processo radiodiagnostico.

Infatti, i due sistemi, RIS e PACS, hanno funzioni precise e differenti. Se Integrati offrono, una visione completa del paziente, dal momento in cui si presenta in segreteria per l’accettazione, a quello in cui gli vengono consegnati referto e immagini diagnostiche.

Scegliere un’opzione tecnologica di questo tipo nell’ambito radiologico ha molti vantaggi. In primo luogo, semplifica l’attività del personale che può dedicarsi con maggiore attenzione ai pazienti e alla fase eventualmente diagnostica; permette di risparmiare tempo (e di conseguenza portare ad un guadagno anche di tipo economico); migliora la competitività dell’ambulatorio rispetto ai competitor e lo rende, di conseguenza, più attrattivo rispetto alle persone che hanno bisogno degli esami svolti nella struttura.

Ma prima di approfondire come funziona un software RIS PACS, chiariamo quali sono le differenze tra i due sistemi per poter comprendere i vantaggi che derivano dalla loro integrazione. 

La differenza tra RIS e PACS

Il RIS, sigla per Sistema informativo radiologico o in inglese Radiology Information System, serve a gestire gli aspetti amministrativi legati al paziente: prenotazione delle visite mediche, accettazione, refertazione e firma digitale.

Il RIS è il motore del sistema, perché aiuta la struttura a verificare che tutto il processo sia lineare e a individuare gli ostacoli, quando si presentano e talvolta addirittura prevederli. Non solo, i software di radiologia più avanzati, al momento dell’accettazione, possono stampare automaticamente l’etichetta da apporre sul referto e inviano tutti i dati del paziente alle apparecchiature radiologiche (RX, TAC, RMN, ecografi), con protocolli standard DICOM e HL7, semplificando il lavoro dello staff.

Inoltre, il software RIS può raccogliere informazioni relative alla radiologia e al lavoro dei tecnici traducendoli in statistiche, utilissime per monitorare i processi e le attività del reparto radiologico.

Il PACS, che sintetizza in una sigla il Sistema di archiviazione e trasmissione di immagini o Picture Archiving and Communication System, serve invece ad archiviare, trasmettere, visualizzare e stampare le immagini diagnostiche digitali. È con il PACS che la struttura può quindi archiviare le immagini su supporto digitale (CD, DVD, hard disk).

Il RIS, dunque, riguarda gli aspetti amministrativi e di segreteria che riguardano la  gestione del paziente, mentre il PACS gestisce le immagini diagnostiche e non riguarda direttamente il paziente. Tuttavia, dal punto di vista del radiologo e dello staff del poliambulatorio, i due sistemi si intrecciano ed è fondamentale che comunichino in maniera efficiente. 

Radiologia e validità legale dei documenti: referti e immagini diagnostiche possono essere conservati digitalmente

L’integrazione di RIS e PACS in un unico software aiuta la struttura sanitaria a gestire in modo completamente informatizzato tutte le attività legate alla radiologia e alla diagnostica per immagini, semplificando la consultazione sia per i pazienti, che per i medici.

Ciò è possibile grazie all’adozione di uno standard comune che possa definire il formato dei messaggi con i dati personali dei pazienti, incluse le informazioni relative alla salute e agli esami necessari, e le modalità di comunicazione e trasmissione dei messaggi.

Esiste una prima definizione di questi elementi nello standard DICOM - Digital Imaging and Communications in Medicine. 

A partire da quanto definito da DICOM, viene sviluppato un software che mette in relazione RIS e PACS in maniera organica, funzionale e nel pieno rispetto della tutela della privacy del paziente. Il risultato è un’interfaccia unica, più semplice da usare per il personale. 

Inoltre, se la struttura decide di sottoporre a conservazione sostitutiva le immagini diagnostiche e i referti, questi diventano legalmente validi, grazie all’apposizione della firma digitale e di una marca temporale.

Software RIS-PACS: i vantaggi per il poliambulatorio

Col software RIS-PACS non è più necessario stampare i film radiografici, perché le immagini diagnostiche possono essere salvate su CD, DVD o altro device adeguato che contiene un software auto-installante, in modo che il paziente possa visualizzarle comodamente dal computer di casa.

Si va, dunque, a incrementare la produttività dei macchinari e ad offrire un servizio di diagnostica per immagini sempre più efficiente. Ciò porta a una maggiore standardizzazione dei processi di lavoro, riducendo gli errori e gli sprechi. 

Se il paziente è ricoverato nella struttura, invece, referti e immagini possono essere consultati dai medici in ogni momento, accedendo da qualsiasi computer della struttura sanitaria e dalla sala operatoria.

Quindi, oltre alla riduzione nei costi di stampa, il passaggio dal RIS Radiologia al RIS-PACS rende tutto il processo più comodo, efficiente e veloce, anche nei tempi di ricovero.

Infine, questo tipo di software può essere integrato con altri sistemi di gestione informatizzata della struttura. Se, ad esempio, il poliambulatorio ha attivato alcuni servizi digitali, oppure ha optato per soluzioni come quelle proposte da GipoNext per l’integrazione tra ambulatorio virtuale e ambulatorio fisico, non ci sono problemi. Il paziente, infatti, sa di poter accedere con facilità a ciò di cui ha bisogno e di poter contare su uno staff medico e amministrativo aggiornato e competente. 

Se vuoi conoscere meglio le opportunità di digitalizzazione per la tua struttura e in che modo la tecnologia può rendere alcuni servizi più efficienti, contattaci. Noi di GipoNext e MioDottore saremo felici di presentarti le nostre proposte personalizzabili per i poliambulatori. 

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