Avere un sito web è molto importante per farsi trovare dai potenziali pazienti. Infatti, molti dei poliambulatori e studi medici nostri clienti ne hanno uno. C’è però un aspetto che viene spesso trascurato quando si realizza un sito web: la scrittura dei testi, in molti casi delegata allo staff dell’ambulatorio o a chi non si occupa di scrittura professionale. Questa scelta, però, in molti casi ha una conseguenza: i testi prodotti sono molto tecnici.
Chi visita il sito di uno studio medico o di un poliambulatorio, invece, di solito è una persona che non ha una laurea in medicina. Quindi, se i testi sono pochi, pensati più per i colleghi che per i pazienti, potrebbe perdersi informazioni importanti sulla sua patologia e sui trattamenti di cui ha bisogno, non capire quali sono esattamente i servizi offerti dalla struttura e quindi cercare altrove.
Così ci siamo chiesti come aiutare studi medici e poliambulatori a scrivere i testi del proprio sito. Per questo abbiamo intervistato Sibilla Garulli, webwriter freelance professionista che da anni si occupa di scrittura per il web e che collabora con Clickable, l’agenzia di digital marketing che segue il posizionamento SEO di GIPO e del nostro blog.
Con questa intervista abbiamo raccolto alcuni consigli utili che puoi mettere in pratica per rendere i testi del tuo sito web comprensibili e chiari per tutti i tuoi pazienti, potenziali e acquisiti.
Prima ancora di iniziare a scrivere, è importante ascoltare le persone - i pazienti - e quindi cercare di capire se pongono domande frequenti, cosa cercano online e quando chiacchierano con lo staff dell’ambulatorio: di quali informazioni hanno bisogno prima, durante e dopo aver contattato lo studio.
Analizzare le ricerche delle persone, ma anche i siti dei concorrenti, è un primo passo, perché aiuta a raccogliere le idee e a capire quali argomenti trattare sul sito. E poi bisogna parlare con i pazienti a tu per tu, raccogliere le critiche, i suggerimenti, i complimenti e le richieste su patologie, terapie, servizi. I testi del sito nascono proprio in questa fase di ascolto.
Inoltre, è molto probabile che le persone, prima di parlare direttamente con il medico, facciano ricerche online per approfondire sintomi e cure. Rispondere a queste domande anche sul sito del poliambulatorio può essere di aiuto sia per offrire un aiuto ancora prima che questo venga richiesto, sia per migliorare il posizionamento SEO.
La prima cosa di cui tener conto è che non si sta scrivendo per altri medici, ma per i futuri pazienti e per le persone che sono già pazienti del poliambulatorio. Quindi è bene evitare il medicalese.
Per farlo io suggerisco di cambiare cappello, evitando i termini tecnici, se possibile. Se non è possibile, allora è meglio spiegare, con l’accortezza di non trascurare nulla, anche le cose più banali.
Faccio un piccolo esempio realmente accaduto.
Una mamma va dal pediatra perché sua figlia di pochi mesi ha una brutta tosse. Il medico la ausculta e le spiega che è un focolaio, poi le prescrive l’antibiotico. Lei tranquilla torna a casa poi, parlando con un’amica, scopre con sgomento che focolaio significa principio di polmonite. Non lo sapeva e il pediatra ha dato per scontato che fosse un termine noto. Invece non era così e questo secondo me è un segnale forte. Ci dice che non dobbiamo trascurare nulla. E se è vero che a voce può capitare di non essere chiari, quando si scrive invece non ci sono molte scuse, perché possiamo rileggere.
Non bisogna aver paura di sembrare poco professionali.
Anzi, sforzarsi di essere chiari è difficile: ci impone di scavare e mettere ordine tra le nostre conoscenze per poterle comunicare.
Prima ancora di scrivere, quindi, dovremmo sempre metterci dalla parte di chi legge. Significa ribaltare la prospettiva: capire cosa è importante per il lettore, quali sentimenti vogliamo che provi leggendo i nostri testi e dare innanzitutto le informazioni che contano per lui o per lei, non per noi, in maniera chiara e semplice, cercando di non perdersi in giri di parole.
Ogni pagina ha un obiettivo. Su un sito ci sono pagine che hanno la funzione di informare e approfondire, sono gli articoli del blog e i glossari, e ci sono pagine che hanno lo scopo di presentare un servizio e di portare le persone a fare qualcosa: nel caso di un ambulatorio, per esempio, l’obiettivo potrebbe essere prendere appuntamento per una visita. E poi ci sono le pagine che raccontano e che cercano di creare un contatto: la pagina chi siamo, la home page, la pagina contatti.
Quando scriviamo, dobbiamo tenere conto della funzione di ogni pagina e organizzare i contenuti di conseguenza.
Facciamo un esempio. La pagina “medicina dello sport” del sito di un poliambulatorio dovrebbe riportare una panoramica del servizio - per quali pazienti è indicato, quali esami vengono fatti, con quali strumenti diagnostici, quali patologie vengono trattate e da chi è composto lo staff - e dare informazioni pratiche: come prenotare, quando, quanto costano le prestazioni, se ci sono convenzioni e come funzionano, quali esami portare il giorno del primo appuntamento e così via.
Perché il servizio inizia molto prima del primo contatto.
Le pagine informative - quindi gli articoli del blog e il glossario - sono lo spazio in cui presentare un argomento in modo approfondito. Per esempio è l’area del sito in cui spiegare quali sono le caratteristiche di una malattia (sintomi, cause, chi sono i pazienti più colpiti) o di una terapia, ma è anche lo spazio in cui presentare iniziative, campagne di sensibilizzazione, dove ospitare interviste agli esperti.
Se il poliambulatorio ha anche questa possibilità, che è davvero utile per migliorare il servizio al paziente, il consiglio è sempre quello di mettersi nei panni di chi vuole prenotare la visita medica da remoto, quindi online. Qui è molto importante spiegare chiaramente a chi serve la consuelnza, per cosa (non tutte le visite possono essere fatte online), quanto dura, come prenotare, come pagare e così via. Anche in questo caso non bisogna trascurare le informazioni pratiche - di servizio - perché il giorno dell’appuntamento dovrà essere tutto perfettamente organizzato. Online non c’è una segretaria di studio medico a cui chiedere informazioni o una bacheca che ricorda orari, tariffe e regole.
Il rischio dell’autodiagnosi c’è sempre, perché le persone, sempre più spesso, fanno ricerche online prima di contattare il medico. Molti studi medici, ospedali e poliambulatori, proprio per evitare il fai da te, prevedono un disclaimer in cui chiariscono che le informazioni contenute nel sito hanno esclusivamente scopo informativo e che in nessun caso possono sostituire la diagnosi del medico o la prescrizione di un trattamento. Anzi è importante invitare i lettori a contattare un professionista per qualsiasi dubbio.
Avere un sito internet è importante per farsi trovare dai potenziali clienti, ma non basta: devi sapere cosa dire e come scriverlo, altrimenti è molto probabile che le persone cercheranno altrove le informazioni che stavano cercando. Per migliorare la leggibilità e scrivere alla pari con chi legge, la prima cosa da fare è ascoltare i pazienti, immedesimarsi nei loro problemi, ribaltare il punto di vista e scrivere testi che riportino le informazioni importanti per chi deve fare la visita, con un linguaggio chiaro e comprensibile, senza troppi tecnicismi.