Dossier Sanitario Elettronico: le linee guida del Garante della Privacy

In merito al Dossier Sanitario Elettronico, il Programma di Gestione Pazienti basato sulle informazioni cliniche dei cittadini, si è espresso anche il Garante della Privacy che, con le “Linee guida in materia di dossier sanitario” (“Allegato A della Deliberazione del Garante del 4 giugno 2015″), indica un quadro di riferimento sulla sicurezza delle informazioni dei pazienti.

Ma prima di entrare nel dettaglio del nuovo provvedimento, facciamo un po' di chiarezza su cosa sia, in definitiva, il Dossier Sanitario Elettronico.

Dossier Sanitario Elettronico: le funzioni del Programma di Gestione Pazienti

Il dossier sanitario elettronico è lo strumento che viene generato da un'unica struttura sanitaria, come ad esempio un ospedale, un'azienda sanitaria o una casa di cura. In esso vengono indicate le informazioni di salute di un paziente, in modo tale che la storia clinica presso quella specifica struttura sanitaria possa essere documentata.

Questa sorta di Programma di Gestione Pazienti, differisce dal fascicolo sanitario elettronico nel quale, invece, viene indicata l'intera storia clinica che un paziente ha vissuto, attraverso le diverse strutture sanitarie.

Le linee guida del Garante della Privacy sul Dossier Sanitario Elettronico

Nel provvedimento del Garante, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, troviamo i seguenti punti principali:

  • I pazienti devono poter scegliere in totale libertà se far costituire il dossier sanitario.
  • In caso di diniego, il medico potrà disporre solo delle informazioni prese in quel momento dal paziente o da prestazioni precedenti svolte dallo stesso professionista.
  • Il mancato consenso, inoltre, non può in alcun modo incidere sulla possibilità, da parte del pazienti, di accedere alle cure.
  • Sarà necessario un consenso specifico per l'inserimento di informazioni particolarmente delicate, quali infezioni Hiv, interruzioni di gravidanza, l'aver subito atti di violenza sessuale.
  • Per garantire una scelta libera al paziente, la struttura sanitaria dovrà avere cura di informarlo in modo chiaro e preciso, specificando chi potrà avere accesso ai suoi dati e che tipo di azioni potrà compiere.

E' possibile trovare maggiori informazioni sul nuovo provvedimento, presso il sito del Garante delle Privacy


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