Ospedali, poliambulatori e studi medici non sono solo strutture deputate alla cura, sono anche luoghi di lavoro dove spesso la salute di medici, terapisti e personale amministrativo è più a rischio che altrove. In un ospedale, per esempio, coesistono diverse fonti di pericolo (agenti biologici, gas medicinali, sostanze chimiche) a cui si aggiungono, però, anche i problemi dovuti allo stress da lavoro correlato e ai turni di notte, a loro volta amplificati dalle pressioni “burocratico-amministrative” che sempre di più pesano su questa categoria professionale. Seppure in misura minore, anche lo staff di poliambulatori e studi medici è esposto a questi pericoli.
Vediamo dunque cosa può fare la tecnologia per aiutarli.
Uno dei rischi principali di chi lavora in Sanità - e che a vario livello coinvolge medici, tecnici di laboratorio, infermieri, terapisti e personale amministrativo - è quello di infettarsi. Per questo motivo esistono rigorosi protocolli di sicurezza per limitare il livello di esposizione dello staff sanitario a virus e batteri: dall’uso di camice, guanti e mascherine alla sterilizzazione degli strumenti, dallo smaltimento degli aghi come rifiuti speciali alle vaccinazioni.
Meno evidente, invece, è il rischio di stress da lavoro correlato che colpisce molti lavoratori di questo settore.
Diversi studi hanno dimostrato che chi lavora in una struttura sanitaria - e più in generale chi è impiegato nelle professioni di aiuto e assistenza - , è particolarmente esposto al “burnout” o “esaurimento da lavoro”, con gravi ripercussioni sulle relazioni sociali e familiari. Un problema diffuso tra chi lavora in ospedale, ma anche tra medici di famiglia, pediatri, specialisti e infermieri che si occupano dei pazienti nelle strutture più piccole, come i poliambulatori e gli studi medici.
Perché?
Da un lato è il tipo di professione in sé che costituisce un fattore di rischio, ma non solo.
Problemi organizzativi e pressioni burocratiche sembrano rendere ancora più difficile la vita dei professionisti della salute di oggi, rispetto al passato.
Lavorare senza punti fermi, per compartimenti stagni, senza sapere esattamente quali sono le proprie mansioni, in balìa degli eventi contingenti è molto stressante.
Se manca una buona organizzazione, lo staff dell’ambulatorio vive nell’incertezza costante che, a sua volta, può portare al burnout. A peggiorare le cose, una cattiva organizzazione influisce negativamente su tutta l’attività della struttura causando ritardi, tempi d’attesa lunghi, appuntamenti mancati… ulteriori fonti di stress per medici, terapisti e amministrativi!
Come riportare ordine?
Un software gestionale medico può essere di aiuto, vediamo in che modo.
Ecco come un software gestionale per poliambulatori, ad esempio, può contribuire a rendere più efficiente il lavoro dello staff medico e di segreteria, riducendo al minimo le perdite di tempo e le incomprensioni.
Con la digitalizzazione dei documenti gli archivi cartacei spariscono, lasciando il posto a database da consultare in pochi click. Il gestionale tiene tutto in un unico posto (virtuale) dove i documenti possono essere archiviati e aperti in pochi secondi, così lo staff non dovrà più stampare, ordinare e cercare referti e cartelle tra faldoni e scaffalature. Il sistema di archiviazione digitale infatti è più economico, più pratico e sicuramente meno ingombrante di quello tradizionale: medici, terapisti e amministrativi potranno dedicarsi al proprio lavoro, senza passare minuti preziosi in attività inutili. Questa rivoluzione, peraltro, non coinvolge solamente i documenti che riguardano i pazienti come referti o ricette, ma anche la gestione dei farmaci.
Un’agenda digitale è uno strumento che tutto lo staff può consultare e aggiornare. In tempo reale fa sì che tutti i membri dello staff abbiano le stesse informazioni. Così si riducono incomprensioni, attriti e stress.
Un paziente disdice un appuntamento? In pochi click la segreteria lo cancella dall’agenda e chi lo ha in cura visualizza l'aggiornamento all’istante. Un medico comunica che il tal giorno non ci sarà? Basta inserire questa informazione nel software e lo staff di segreteria lo saprà, evitando di fissare appuntamenti per quello specialista.
Senza una visione chiara dei processi interni alla struttura sanitaria e dei tempi realmente impiegati nelle varie attività è difficile capire dove intervenire. Il sistema di Business Intelligence presente nel software gestionale aiuta a monitorare l’andamento dell’ambulatorio (ritardi, numero delle prestazioni, mancati appuntamenti…) e ad individuare le cause di problemi e colli di bottiglia. Lo fa rappresentando i dati in modo chiaro e facile da consultare, cioè attraverso grafici dinamici e interattivi. Basta trascinare alcuni elementi e interrogare il sistema per ottenere risposte in pochi secondi.
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Invio dei dati sanitari per il 730 precompilato, cartelle cliniche, referti… una burocrazia amministrativa e clinica che sottrae tempo al paziente e che rende ancora più stressante la vita del medico di oggi. Schiacciati tra scadenze e adempimenti infatti molti medici lamentano un carico “amministrativo” eccessivo.
Quali soluzioni tecnologiche possono aiutare i professionisti della salute a gestire con più serenità questo tipo di pressioni? Per esempio un software per l’invio dei dati sanitari al Sistema Tessera Sanitaria che in pochi passaggi aiuta i professionisti della salute a mettersi in regola con la legge, oppure un software per il riconoscimento vocale, uno strumento per scrivere referti in modo molto più semplice, perché basta dettare e tutte le informazioni sono disponibili digitalmente.
Tante piccole semplificazioni che, insieme, possono alleggerire la quotidianità di chi è ogni giorno in prima linea nella cura delle persone.