Ancora una manciata di giorni ed i soggetti obbligati dalla legge all’invio dei dati sanitari per il 730 precompilato dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute dai loro pazienti.
Ecco, in 5 punti, le informazioni più importanti da tenere a mente.
Ormai sta diventando un adempimento di routine. A inizio anno, strutture sanitarie e professionisti della salute hanno un appuntamento obbligatorio col Fisco: entro il 31 gennaio devono trasmettere i dati dei loro pazienti al Sistema Tessera Sanitaria per il 730 precompilato.
Ma quali sono i soggetti obbligati?
I soggetti obbligati all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (art.3 c.3 del D.Lgs. 175/2014) sono:
E con il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° settembre 2016, sono obbligati ad inviare i dati delle spese sanitarie e veterinarie anche:
Cosa comunicare al sistema Tessera Sanitaria? I dati che servono all’Agenzia delle Entrate per il 730 precompilato sono:
Fra le detrazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quelle per spese sanitarie sono sicuramente le più richieste, tanto che, secondo l’Agenzia delle Entrate, i dati inseriti nella dichiarazione precompilata 2017, relativi al periodo di imposta 2016, sono quasi 700 milioni, per un valore di circa 29 miliardi di euro.
Nella gran parte dei casi, la detrazione Irpef per le spese sanitarie è pari al 19% della differenza fra il totale della somma spesa dal contribuente e la franchigia di 219,11€.
Le spese sanitarie detraibili sono moltissime: dai farmaci alle prestazioni specialistiche, dagli interventi chirurgici all’acquisto di dispositivi medici e protesi.
L’Agenzia delle Entrate ha realizzato una guida che elenca quali sono le spese sanitarie che possono essere detratte, di seguito un riepilogo di quelle per cui si ha diritto alla detrazione del 19%:
Per approfondire 730 Spese Sanitarie: Ecco Quali Sono Le Spese Detraibili!
Chi non invia, o invia in ritardo o in modo errato i dati sanitari per il 730 precompilato, incorre in una sanzione di 100€ per ogni comunicazione, fino ad un massimo di 50.000€. Se i dati sono stati comunicati in modo scorretto, la sanzione non si applica solo se vengono inviati i dati corretti entro i 5 giorni successivi alla scadenza.
Oppure, in caso di segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, se vengono inviati entro i 5 giorni successivi dalla segnalazione. Infine, se la comunicazione viene trasmessa correttamente entro 60 giorni dalla scadenza prevista, la sanzione viene ridotta a un terzo, con un massimo di 20.000€.
Sei obbligato all’invio dei dati al sistema Tessera Sanitaria? Invii le fatture manualmente o il software che hai usato finora è scomodo e poco affidabile? Prova subito e senza impegno GIPO 730: è gratis fino a 100 fatture!