Cresce la spesa annua per la Sanità Digitale. Secondo l'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano sono 1.39 miliardi gli euro investiti nella digitalizzazione del settore in Italia e cresce anche l'uso di web e App per motivi di salute. Lo studio si riferisce ai risultati registrati nel 2018 in comparazione con l’anno precedente ed è emerso che le nuove tecnologie sono sempre più utilizzate nel settore. Medici e pazienti, infatti, usano sempre di più mail, WhatsApp, SMS e dispositivi indossabili (wearable) per tenere sotto controllo la salute e comunicare tra loro.
Le strutture sanitarie sono quelle più impegnate negli investimenti nel digitale (970 milioni di euro), in aumento del 9% rispetto al 2017, segno che l’uso delle nuove tecnologie, dei software gestionali medici , gestionali per poliambulatori e studi medici e dei software per laboratori , per esempio, sono sempre più strategici fra gli operatori di questo settore. Seguono le Regioni (330 milioni), i medici di medicina generale (75,5 milioni) e il Ministero della Salute (16,9 milioni).
I medici di medicina generale e gli specialisti usano sempre di più e-mail, WhatsApp, SMS, piattaforme di comunicazione certificate e Skype per concordare gli appuntamenti e condividere esami e informazioni, ma è la Cartella Clinica Elettronica a registrare gli investimenti più consistenti. Le strutture sanitarie, nel 2018, hanno speso per la CCE 50 milioni di euro, il 6% in più dell’anno precedente.
I cittadini invece fanno poco uso di questo utile strumento e sono ancora in pochi a prenotare le visite specialistiche online o pagare via web. La loro preferenza va alle App di coaching e allo smart watch per tenere sotto controllo la salute e migliorare il loro stile di vita.
I pazienti – in particolare i giovani – usano il web per cercare informazioni e accedere ai servizi sanitari, ma in generale preferiscono ancora utilizzare i canali di contatto tradizionali. Per esempio, nella ricerca di uno specialista, contano ancora e soprattutto sul consiglio del medico di medicina generale e in percentuale minore sul passaparola di amici e parenti. La ricerca in Internet e le recensioni sono dunque ancora poco rilevanti nella scelta del medico a cui affidarsi. Inoltre, è ancora poco diffuso tra i pazienti il Fascicolo Sanitario Elettronico, soprattutto perché in molti non sanno che esiste.
Nella ricerca di informazioni su malattie e salute, le persone preferiscono consultare siti web istituzionali e portali di settore. Forse anche in seguito al fenomeno delle fake news, hanno meno fiducia in App, blog e social network e in generale sembrano utilizzarli soprattutto per cercare informazioni su come tenersi in forma e mangiare bene. Una nota dolente: il 75% delle persone non invia i dati raccolti dalle App al proprio medico, informazioni che potrebbero invece essere molto utili per migliorare le cure e avere un quadro più completo dello stato di salute del singolo paziente.
Ancora limitati, ma interessanti sono gli investimenti nell’Artificial Intelligence. Le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale vengono usate dalle strutture sanitarie per elaborare immagini in ambito diagnostico e in percentuale minore per scrivere, a conferma che tutte le soluzioni pratiche, come i software di refertazione vocale e gli altri strumenti che aiutano medici e professionisti sanitari nella quotidianità, sono un aiuto concreto e prezioso per il loro lavoro.
L’Intelligenza Artificiale, dunque, sembra fare un po’ meno paura a chi lavora nel settore. I medici e professionisti della salute sono consapevoli dell’aiuto che può portare nell’organizzazione delle strutture sanitarie, rendendo i processi più efficienti, riducendo il rischio di errori e rendendo le cure sempre più personalizzate.
La ricerca condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano mette in luce un crescente interesse e una maggiore fiducia nella Sanità Digitale: uno strumento utile da affiancare a tutte le strategie che migliorano organizzazione e processi di cura. In una visione più ampia della gestione delle strutture sanitarie - siano esse grandi o piccole - i software e applicazioni sono mezzi che, uniti alle tecniche di gestione del tempo – pomodoro , Zeigarnik, batching – e ad un’organizzazione più efficiente dello staff – segretaria di studio medico, fisioterapisti, specialisti, amministrativi –, aiutano a rendere più fluido il lavoro quotidiano e a migliorare l’esperienza del paziente che entra in contatto con la struttura.