Si avvicina il termine per l’invio delle spese sanitarie per il 730 precompilato. Entro il 31 gennaio 2018 poliambulatori, studi medici, ospedali, dentisti, professionisti della salute… sono obbligati a trasmettere all'Agenzia delle Entrate i dati delle spese sanitarie sostenute dai loro pazienti, attraverso il Sistema Tessera Sanitaria.
Quali dati vanno trasmessi e quali sono le spese detraibili? Le risposte nei prossimi paragrafi.
I dati da comunicare sono:
Le spese sanitarie per cui il contribuente ha diritto alla detrazione Irpef sono quelle relative a:
Sono comprese anche le spese per la medicina omeopatica, le spese sostenute per il rilascio di certificati medici per usi sportivi (sana e robusta costituzione) e la patente.
I medicinali devono essere acquistati presso le farmacie, tranne quelli “da banco” e “da automedicazione”
che si trovano anche nei supermercati. La detrazione vale anche per i farmaci senza obbligo di prescrizione medica acquistati on-line da farmacie o esercizi commerciali autorizzati. Non vale, invece, per l’acquisto di “parafarmaci” (integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e pomate), anche se acquistati in farmacia o prescritti dal medico.
La spesa per l’acquisto di medicinali, perché sia detraibile, deve essere certificata o da una fattura o da uno “scontrino parlante”, che specifichi: natura, qualità e quantità del prodotto e codice fiscale dell’acquirente.
Le spese per prestazioni specialistiche sono detraibili se in fattura viene specificato che si tratta di una spesa “sanitaria”. Altrimenti è necessario chiedere al medico che l’ha emessa un’integrazione.
Sono detraibili, senza prescrizione medica, le prestazioni rese da:
Invece, non sono detraibili le spese per prestazioni estetiche.
Se eseguite in centri autorizzati e sotto la responsabilità di uno specialista, rientrano tra le spese detraibili:
Sono detraibili anche le spese specialistiche per la redazione di una perizia medico-legale.
Infine, se documentati con una certificazione del corrispettivo, sono detraibili i compensi a:
Sono detraibili le spese per interventi chirurgici veri e propri, di grande e piccola chirurgia, compresi quelli eseguiti in ambulatorio (day hospital) da un medico chirurgo, con anestesia locale e senza degenza, se sostenute “per un recupero della normalità sanitaria e funzionale della persona ovvero per interventi tesi a riparare inestetismi, sia congeniti sia talvolta dovuti ad eventi pregressi di vario genere (es: malattie tumorali, incidenti stradali, incendi, ecc.), comunque suscettibili di creare disagi psico-fisici alle persone” (fonte: Guida "LE SPESE SANITARIE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI", l'Agenzia informa, giugno 2017).
Sono detraibili anche le spese per il trapianto di organi.
Si possono detrarre le spese per acquistare o affittare i dispositivi medici e le protesi, se dalla fattura o dallo scontrino fiscale risulta chiaramente la descrizione del prodotto acquistato e il nome della persona che sostiene la spesa. Perciò non sono considerati validi gli scontrini e le fatture che riportano semplicemente “dispositivo medico”. Tra le protesi rientrano anche apparecchi per i denti, occhi e cornee artificiali, protesi fonetiche, occhiali da vista, lenti a contatto...
Nella maggior parte dei casi, la detrazione dall’Irpef per le spese sanitarie è pari al 19% della differenza tra la somma totale della spesa sostenuta, meno 129,11€ di franchigia.
Alcune spese sostenute per le persone con disabilità possono essere detratte integralmente al 19%, senza che venga applicata la franchigia di 129,11€, per esempio, le somme pagate per il trasporto in ambulanza del disabile o per l’acquisto di arti artificiali.
La detrazione vale solo se le spese sono effettivamente a carico di chi le ha sostenute ed entro il limite dell’imposta lorda annua. Inoltre la detrazione vale anche per le spese per i familiari a carico e in alcuni casi anche per quelli non a carico, come le spese per patologie esenti dal ticket.
Per le spese mediche sostenute all’estero è necessaria una documentazione da cui si possano ricavare le stesse indicazioni richieste per le spese sostenute in Italia.
Se l’ammontare complessivo delle spese sanitarie sostenute è superiore a 15.493,71€, al lordo della franchigia di 129,11€, si può ripartire la detrazione in quattro quote annuali di pari importo, ma la scelta tra rateizzazione e detrazione in un’unica soluzione dev’essere fatta nel momento in cui si presenta la dichiarazione di redditi relativa all’anno di imposta in cui sono state sostenute le spese ed è irrevocabile.
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